NCIS: Profilo di donna (di Joy e Robin)

[domaris68.livejournal.com]

Questa brevissima one-shot è stata scritta a quattro mani come regalo di compleanno per Ligths.

Titolo: Profilo di donna
Autori: Robin & Joy
Genere: romantico
Rating: per tutti
Spoilers: 7x13 - Jetlag
Personaggi: Tony/Ziva
N. parole: 509

Profilo di donna
di Robin & Joy

A Luce… Buon Compleanno

L'aveva vista in molti modi nel corso degli anni. Poteva essere fredda e determinata in missione, irritante, cinica, scontrosa nel quotidiano, ma Tony aveva imparato a riconoscere la preoccupazione dietro l'apparente arroganza, e come rabbia e distacco fossero solo una difesa per non mostrarsi fragile.
Osservò di nuovo la fotografia. Un attimo rubato al tempo. Una giovane donna, i capelli sciolti leggermente mossi dal vento, nell'atto di scegliere una cartolina, il viso voltato di lato come se qualcosa avesse all'improvviso attirato la sua attenzione. Non l'aveva mai vista così, semplicemente donna. Ancora una volta si chiese quale tipo di persona sarebbe diventata se le fosse stato concesso di vivere un'infanzia degna di questo nome, se fosse stata cresciuta come una persona e non per diventare una macchina assassina... I se nella sua mente si rincorrevano sovrapponendosi, inutilmente. Senza quei se non sarebbe stata la donna che era.
Ziva era quasi sempre pratica e razionale, difficile da distogliere dal suo obiettivo, così diversa da tutte le altre donne che aveva conosciuto da essergli entrata sotto pelle senza farsene accorgere. Eppure c'era un fuoco ardente in quei suoi occhi scuri che pregava di emergere, anche quando tutto il resto di lei cercava di negarlo. Sorrise, accarezzando con il polpastrello la foto e ricordando la sensazione di quella pelle calda sotto le dita quando la discussione su chi avrebbe dormito sul divano si era trasformata in passione bruciante che li aveva colti di sorpresa, togliendo loro ogni inibizione.
Si erano trovati uniti senza sapere come, affamati entrambi di un desiderio troppo a lungo sedato. Quasi dolore. Quasi liberazione. Guidati unicamente dall’istinto. Smaniosi di toccare il fuoco e consumarsi e perdersi. Era successo talmente in fretta da lasciarli storditi. Due corpi sudati e ansimanti tra lenzuola stropicciate, sguardi sorpresi e vulnerabili, mentre tra loro aleggiava qualcosa molto più pericoloso della passione. Tenerezza. Una ciocca di capelli spostata con delicatezza dal viso, dita che sfioravano labbra umide e sorridenti. Un bacio leggero su una tempia che ancora pulsava instabile. Trovarsi senza parole ma con tante parole da dire. Preferire il silenzio intervallato da sospiri. Prendersi il tempo che non si erano concessi. Gustando il sapore dolce salato della loro pelle. Esplorando il corpo dell’altro con carezze gentili. Con l’unico desiderio di conoscere l’altro e di lasciarsi conoscere.
Scosse la testa cercando di accantonare momentaneamente i ricordi della loro prima volta insieme. Avrebbe indugiato in quelle fantasie per ore, ma era già tardi e aveva fretta di andare. Rimise la fotografia al proprio posto, nella tasca interna della giacca, all’altezza del cuore. Scese dall’auto e si incamminò a passo spedito verso il palazzo. Salì i gradini quasi di corsa, due alla volta, rallentando solo per attraversare il pianerottolo. Inspirò adagio un paio di volte, stava per bussare quando la porta venne aperta.
Ziva gli sorrise dall’interno dell’appartamento in penombra.
“Sei in ritardo” lo rimproverò dolcemente tendendogli la mano.
Per tutta risposta, Tony la attirò a sé stringendola in un abbraccio e baciandola con trasporto, mentre con un calcio chiudeva la porta alle loro spalle.

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