CSI NY: Per non deludere Mac 5/6
Feb. 10th, 2008 06:39 am![[identity profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/openid.png)
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Titolo: Quinto giorno
Genere: generale, malinconico, amicizia
Rating: per tutti
Personaggi: Stella Bonasera
N. parole: 497
Quando Stella rientrò in laboratorio, dopo appena tre ore di sonno, trovò ad attenderla Jane Parson con i risultati del dna. Era positivo, potevano imputare a quel verme sia gli omicidi su cui avevano indagato Don e Mac che il tentato omicidio di Mac. Avrebbe voluto compiere personalmente l'arresto ma lasciò quella soddisfazione a Don e Danny. Lei condusse l'interrogatorio e guardare quell'uomo negli occhi dicendogli che avrebbe trascorso il resto della vita in galera fu per lei una bella ricompensa.
Una volta che il colpevole era stato portato via, Stella si permise di rilassarsi ma notò che Flack esitava ad allontanarsi. Lo guardò attentamente e si rese conto che il giovane detective era ancora teso. Lo chiamò per nome con aria interrogativa. Lui si volse a guardarla ma non rispose. Stella si avvicinò e gli posò la mano sull'avambraccio.
- Don, perchè non vai a casa? Abbiamo finito qui.
- Devo completare il rapporto, - borbottò lui a denti stretti.
Stella si morse il labbro. Era colpa sua. Aveva trattato tutta la squadra duramente in quei giorni. Avrebbe avuto molto da farsi perdonare quando Mac fosse tornato. Ma forse con lui poteva cominciare a fare ammenda adesso.
- Il rapporto può aspettare, - disse con convinzione, - se vai adesso puoi passare a dare la buona notizia a Mac, - aggiunse come incoraggiamento
Lui la guardò negli occhi, esitante. Ma il sorriso di Stella lo rassicurò e lasciò la sala interrogatori con passo spedito.
Lei tornò in laboratorio, il suo rapporto non poteva aspettare. E non avrebbe aspettato nemmeno l'ispettore Gerrard a quanto pareva, dal momento che lo trovò ad attenderla nell'ufficio di Mac. Che avesse pessime intenzioni era più che evidente. Le fece ripercorrere tutte le fasi dell'indagine, alla ricerca di qualche appiglio per riprendere il suo operato e, indirettamente, Mac come suo supervisore. Il fatto di non riuscire a trovarne lo rese particolarmente irritabile e ci volle tutta la buona volontà di Stella per non mandarlo al diavolo. Gerrard era un nemico potente ed era sicura che si sarebbero scontrati con lui in altre occasioni.
Stava per andare a casa, una volta tanto ad un'ora abbastanza ragionevole, quando una chiamata la dirottò su una scena del crimine nel cuore di Manhattan. Qui trovò Messer e Lindsey che stavano scattando le foto prima di processare la scena. Danny la salutò, anche se con poco calore, e cominciò a riferirle quanto appurato fino a quel momento. Lindsey invece si tenne in disparte, continuando a lavorare come se lei non ci fosse. Stella sapeva di averla ferita e prima o poi avrebbe dovuto scusarsi. Ma non lo avrebbe fatto fintanto che il laboratorio era sotto la sua responsabilità. Per un attimo si chiese se avrebbe mai appreso l'arte di mantenere il giusto equilibrio tra comando e rapporti amichevoli con i colleghi. Si ripromise, prima o poi, di chiedere a Mac come gli riusciva così naturalmente qualcosa che sembrava sfuggire al suo controllo.