NCIS: FarmVille Mania
Jan. 6th, 2010 02:32 am![[identity profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/openid.png){kind=small}
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speakingofdreamsQuesta breve storiella è nata per gioco in poche ore ed è principalmente una presa in giro verso i fanatici dei giochini che si trovano su facebook, trai quali io e le mie amiche.
Titolo: FarmVille Mania
Genere: commedia
Rating: per tutti
Avvisi: alternate universe
Personaggi: Abby/McGee, Kate/Gibbs, Tony/Ziva
N. parole: 960
Titolo: FarmVille Mania
Genere: commedia
Rating: per tutti
Avvisi: alternate universe
Personaggi: Abby/McGee, Kate/Gibbs, Tony/Ziva
N. parole: 960
Dedicato alle mie streghette...
FarmVille Mania
- Argh, il bastardo s'è pappato un bonus! - esclamò Abby nel laboratorio deserto, mentre distrattamente masticava patatine sulla tastiera.
Dalla porta fece capolino McGee, l'espressione preoccupata.
- Abby, tutto bene? - chiese.
- No che non va bene! Il mio Ribbon Blu è appena scomparso e non sono riuscita ad adottare alcun pinguino! - rispose concitatamente lei, senza nemmeno voltarsi.
Il giovane agente avanzò fino a portarsi dietro a lei e sbirciò oltre la sua spalla.
- Cos'è? - domandò perplesso osservando l'immagine a disegni di un campo di girasoli con in mezzo un personaggio tra le balle di fieno.
Abby si volse verso di lui con uno sguardo di fuoco.
- McGee, non puoi non conoscere FarmVille! E' il gioco più popolare del momento su FaceBook!
E proseguì a parlare, spiegandogli per filo e per segno come avesse cominciato a giocare solo per far contenta un'amica che voleva ricevere in regalo i maialini e di come si fosse poi appassionata senza accorgersene, e proseguì spiegandogli tutto quello che dovevano fare i giocatori lasciandolo ammutolito e senza la possibilità di intervenire per molto tempo.
- Timmy! - esclamò alla fine, il lampo di un'idea negli occhi.
- Tu puoi crearmi un programma per fare tutte queste operazioni molto più velocemente e con meno fatica!!!
McGee riuscì a fare un profondo respiro prima di essere stretto nel forte abbraccio di Abby, mentre pensava a quello che gli sarebbe toccato fare per accontentarla.
Tony controllò un'ultima volta il rapporto, lo firmò e si alzò, stirandosi. Depositò il documento sulla scrivania di Gibbs, poi si volse verso la postazione di Ziva che stava bofonchiando tra sé. Probabilmente stava litigando con il suo inglese. L'avrebbe aiutata e poi sarebbero andati a casa. Già pregustava una serata tranquilla, accoccolati insieme sul divano a vedere Cronaca stupefacente di una notte brava a Las Vegas. Si avvicinò e come sempre si sedette sul mobiletto dietro alle spalle della donna. Ma quando volse lo sguardo allo schermo scoprì di essersi sbagliato. Ziva decisamente non stava lavorando e quello che stava borbottando in ebraico aveva tutta l'aria di essere una sfilza di parolacce.
- Mai che riesca a prendere un uovo d'oro! - Disse colpendo con la mano la tastiera in un gesto di stizza.
- Mia piccola ninja, non eri tu quella che non capiva la passione per i giochini online? - chiese Tony divertito osservando l'accozzaglia di animali, tutti a tre per volta, sullo schermo. C'erano persino tre mucche notò. Una marrone, una rosa e una verde!
- DiNozzo! Togliti quel risolino dalla faccia o questa sera dormi sul divano. Da solo, - decretò lei con voce carica di irritazione.
Tony sospirò, rassegnato. Era meglio non contraddirla se voleva salvare qualcosa della serata.
Kate era in ritardo. A quell'ora avrebbe già dovuto trovarsi a casa, a preparare la cenetta per due che aveva incautamente promesso al suo compagno prima di uscire quella mattina. Ma non poteva staccarsi dalla tastiera adesso! Non senza aver commentato la fortuna sfacciata di Abby che aveva trovato nei pacchetti dell'albero di natale case di marzapane, laboratori di babbo natale e tante altre cose carine e di valore mentre lei era riuscita a rimediare soltanto un cancello e una slitta.
Stava ancora ticchettando furiosamente quando una figura le si parò di fronte.
- Cosa ci fai ancora qui? - chiese Gibbs con tono severo.
Kate sobbalzò sulla sedia, aveva sperato di riuscire a dileguarsi prima che Gibbs uscisse dall'MTAC.
- Stavo finendo una cosa, - dichiarò sul vago ma lo sguardo penetrante dell'uomo davanti a lei le disse che non le credeva.
- Ok, stavo lasciando un messaggio a Abby e Ziva, riguardo un giochino che ci piace fare nel tempo libero, - confessò.
L'ex marine continuò a fissarla con occhi che in quel momento erano gelidi.
- Mi spiace per la cena, Jethro, - aggiunse abbassando lo sguardo con aria colpevole.
Lui alzò la mano in un gesto che indicava che non aveva nessuna importanza.
- Non fare tardi, - le disse avviandosi verso l'ascensore.
Kate sospirò dispiaciuta e volse lo sguardo al monitor, intenzionata a spegnere e correre a casa a rimediare. Stava per cliccare sul tasto che avrebbe chiuso il browser quando notò un gatto bianco da adottare e più sotto una foto della farm di Abby che ancora non aveva visto.
“Solo qualche altro minuto”, si disse ricominciando a cliccare all'impazzata.
Gibbs trovò McGee e DiNozzo fermi a discutere nel parcheggio sotterraneo.
- Tony, è tutta colpa tua! Sei tu che le hai istigate ad iscriversi a quel social network. Adesso non avrò pace fino a quando Abby non avrà il modo di aumentare la capacità del suo Storage e chissà che altro, - stava dichiarando McGee con voce carica di indignazione.
- McCheat, calmati. Si stancheranno in fretta vedrai, e se non succederà ci penserà Gibbs a convincerle, - disse Tony ostentando sicurezza.
Lo scappellotto lo prese, come sempre, alla sprovvista.
- Capo! Stavo proprio dicendo al pivello che sei l'unico che può convincere le ragazze a smettere di trascurarci a causa di quello stupido gioco, - disse sorridendo nella speranza di rabbonirlo.
L'espressione gelida dell'ex marine lo convinse a zittirsi all'istante.
- Sarete voi due a risolvere il problema e voglio che lo facciate entro la fine della settimana o dovrete cercarvi un nuovo lavoro, - minacciò Gibbs con un tono che non ammetteva repliche.
L'ex marine assaporò per un attimo l'espressione di panico sul volto dei due giovani, poi fece un mezzo sorriso, molto simile ad una smorfia e aggiunse:
- Andiamo a mangiare qualcosa alla tavola calda qui vicino. Poi, le convinceremo a tornare a casa con noi.
Dalla porta fece capolino McGee, l'espressione preoccupata.
- Abby, tutto bene? - chiese.
- No che non va bene! Il mio Ribbon Blu è appena scomparso e non sono riuscita ad adottare alcun pinguino! - rispose concitatamente lei, senza nemmeno voltarsi.
Il giovane agente avanzò fino a portarsi dietro a lei e sbirciò oltre la sua spalla.
- Cos'è? - domandò perplesso osservando l'immagine a disegni di un campo di girasoli con in mezzo un personaggio tra le balle di fieno.
Abby si volse verso di lui con uno sguardo di fuoco.
- McGee, non puoi non conoscere FarmVille! E' il gioco più popolare del momento su FaceBook!
E proseguì a parlare, spiegandogli per filo e per segno come avesse cominciato a giocare solo per far contenta un'amica che voleva ricevere in regalo i maialini e di come si fosse poi appassionata senza accorgersene, e proseguì spiegandogli tutto quello che dovevano fare i giocatori lasciandolo ammutolito e senza la possibilità di intervenire per molto tempo.
- Timmy! - esclamò alla fine, il lampo di un'idea negli occhi.
- Tu puoi crearmi un programma per fare tutte queste operazioni molto più velocemente e con meno fatica!!!
McGee riuscì a fare un profondo respiro prima di essere stretto nel forte abbraccio di Abby, mentre pensava a quello che gli sarebbe toccato fare per accontentarla.
* * * * *
Tony controllò un'ultima volta il rapporto, lo firmò e si alzò, stirandosi. Depositò il documento sulla scrivania di Gibbs, poi si volse verso la postazione di Ziva che stava bofonchiando tra sé. Probabilmente stava litigando con il suo inglese. L'avrebbe aiutata e poi sarebbero andati a casa. Già pregustava una serata tranquilla, accoccolati insieme sul divano a vedere Cronaca stupefacente di una notte brava a Las Vegas. Si avvicinò e come sempre si sedette sul mobiletto dietro alle spalle della donna. Ma quando volse lo sguardo allo schermo scoprì di essersi sbagliato. Ziva decisamente non stava lavorando e quello che stava borbottando in ebraico aveva tutta l'aria di essere una sfilza di parolacce.
- Mai che riesca a prendere un uovo d'oro! - Disse colpendo con la mano la tastiera in un gesto di stizza.
- Mia piccola ninja, non eri tu quella che non capiva la passione per i giochini online? - chiese Tony divertito osservando l'accozzaglia di animali, tutti a tre per volta, sullo schermo. C'erano persino tre mucche notò. Una marrone, una rosa e una verde!
- DiNozzo! Togliti quel risolino dalla faccia o questa sera dormi sul divano. Da solo, - decretò lei con voce carica di irritazione.
Tony sospirò, rassegnato. Era meglio non contraddirla se voleva salvare qualcosa della serata.
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Kate era in ritardo. A quell'ora avrebbe già dovuto trovarsi a casa, a preparare la cenetta per due che aveva incautamente promesso al suo compagno prima di uscire quella mattina. Ma non poteva staccarsi dalla tastiera adesso! Non senza aver commentato la fortuna sfacciata di Abby che aveva trovato nei pacchetti dell'albero di natale case di marzapane, laboratori di babbo natale e tante altre cose carine e di valore mentre lei era riuscita a rimediare soltanto un cancello e una slitta.
Stava ancora ticchettando furiosamente quando una figura le si parò di fronte.
- Cosa ci fai ancora qui? - chiese Gibbs con tono severo.
Kate sobbalzò sulla sedia, aveva sperato di riuscire a dileguarsi prima che Gibbs uscisse dall'MTAC.
- Stavo finendo una cosa, - dichiarò sul vago ma lo sguardo penetrante dell'uomo davanti a lei le disse che non le credeva.
- Ok, stavo lasciando un messaggio a Abby e Ziva, riguardo un giochino che ci piace fare nel tempo libero, - confessò.
L'ex marine continuò a fissarla con occhi che in quel momento erano gelidi.
- Mi spiace per la cena, Jethro, - aggiunse abbassando lo sguardo con aria colpevole.
Lui alzò la mano in un gesto che indicava che non aveva nessuna importanza.
- Non fare tardi, - le disse avviandosi verso l'ascensore.
Kate sospirò dispiaciuta e volse lo sguardo al monitor, intenzionata a spegnere e correre a casa a rimediare. Stava per cliccare sul tasto che avrebbe chiuso il browser quando notò un gatto bianco da adottare e più sotto una foto della farm di Abby che ancora non aveva visto.
“Solo qualche altro minuto”, si disse ricominciando a cliccare all'impazzata.
* * * * *
Gibbs trovò McGee e DiNozzo fermi a discutere nel parcheggio sotterraneo.
- Tony, è tutta colpa tua! Sei tu che le hai istigate ad iscriversi a quel social network. Adesso non avrò pace fino a quando Abby non avrà il modo di aumentare la capacità del suo Storage e chissà che altro, - stava dichiarando McGee con voce carica di indignazione.
- McCheat, calmati. Si stancheranno in fretta vedrai, e se non succederà ci penserà Gibbs a convincerle, - disse Tony ostentando sicurezza.
Lo scappellotto lo prese, come sempre, alla sprovvista.
- Capo! Stavo proprio dicendo al pivello che sei l'unico che può convincere le ragazze a smettere di trascurarci a causa di quello stupido gioco, - disse sorridendo nella speranza di rabbonirlo.
L'espressione gelida dell'ex marine lo convinse a zittirsi all'istante.
- Sarete voi due a risolvere il problema e voglio che lo facciate entro la fine della settimana o dovrete cercarvi un nuovo lavoro, - minacciò Gibbs con un tono che non ammetteva repliche.
L'ex marine assaporò per un attimo l'espressione di panico sul volto dei due giovani, poi fece un mezzo sorriso, molto simile ad una smorfia e aggiunse:
- Andiamo a mangiare qualcosa alla tavola calda qui vicino. Poi, le convinceremo a tornare a casa con noi.
Fine
5 gennaio 2010
![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png){kind=small}
da joy
Date: 2010-01-06 01:35 am (UTC)troppo forteeeeeee!!!!!!!!!!!!
Re: da joy
Date: 2010-01-06 01:37 am (UTC)no subject
Date: 2010-03-02 03:55 pm (UTC)Brava, complimenti. Questo è solo uno spuntino, mi sa...
Mi appresto a leggere le alte. Baci ADoris