Domaris68 (
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speakingofdreams2010-05-11 10:49 pm
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Torchwood/Doctor Who: L'ultimo regalo
La mia prima breve storia dedicata alla recente passione per queste due serie televisive è un semplice 'What if', una variazione sull'ultimo incontro tra Jack e il Dottore.
Prima di quattro parti della serie Conversazioni.

Titolo: L'ultimo regalo
Genere: malinconico
Rating: per tutti
Spoilers: TW Children of Earth, DW The End of Time
Personaggi: Jack Harkness, il Dottore
N. parole: 709
Genere: malinconico
Rating: per tutti
Spoilers: TW Children of Earth, DW The End of Time
Personaggi: Jack Harkness, il Dottore
N. parole: 709
Dedicata a Joy che condivide la mia passione per Jack Harkness e compagni :)
Jack lesse il foglietto passatogli dal barista senza capire. L'uomo gli indicò un punto dall'altra parte del bancone, dove si trovava il Dottore che, in risposta al suo sguardo interrogativo, fece un cenno con la testa inducendolo a guardare alla sua sinistra.
In quel momento un giovane ufficiale sedette sullo sgabello accanto al suo, posando sul bancone il berretto.
- No! - gridò Jack con rabbia, alzandosi di scatto e correndo tra gli avventori del bar fino a raggiungere il Dottore fuori dal locale e interrompere la sua fuga, prendendolo per un braccio e facendolo voltare.
- Ciao Jack, - un tono piatto che contrastava con l'abituale entusiasmo dell'ultimo signore del tempo.
- Non voglio consolazione, - dichiarò Jack duramente, notando solo in quel momento l'aria dimessa del vecchio amico.
- Non c'è altro che io possa fare, - rispose mestamente il Dottore innescando la sua rabbia.
- Non eri sulla Terra quando è successo! Puoi tornare indietro e salvare Ianto e Steven, - la voce gli si spezzò inesorabilmente nel pronunciare il nome del suo amante e di suo nipote, morti entrambi per colpa sua.
Il Dottore sospirò lentamente, cercando le parole giuste.
- Ci sono momenti che sono punti fermi nel tempo, non importa quanto vorremmo cambiarli, interferire peggiora soltanto le cose.
Il dolore del Capitano era troppo per sentire ragione.
- Era solo un bambino, era mio nipote! - protestò vivamente.
- Lo so Jack, ma non posso restituirtelo, - disse dolcemente, combattendo l'impulso di abbracciare l'amico.
Un pensiero improvvisamente si infiltrò nella sua mente.
- Se tu fossi andato da solo alla Thames House non sarebbe cambiato l'esito finale ma...
- Ianto sarebbe ancora vivo! - concluse per lui, un lampo di speranza negli occhi.
- E' quello che vuoi Jack? Potresti vivere sapendo di aver potuto salvare solo uno dei due?
Lo sguardo del capitano si annebbiò mentre in un battito di ciglia riviveva la morte di Ianto.
- Non volevo credere che stesse accadendo davvero, non gli ho detto che era la cosa migliore che mi fosse accaduta in più di cent'anni, non gli ho nemmeno detto che lo amavo, - disse con le lacrime agli occhi.
Il Dottore rimase silenzioso a lungo prima di constatare.
- Jack, ti si spezzerà il cuore quando lo vedrai morire di nuovo.
Il capitano si passò una mano sul volto, cancellando la traccia lasciata dalle lacrime, una nuova determinazione negli occhi.
- No. Lui ha diritto ad una vita lunga e felice, e può averla solo senza di me. Non tornerò sulla Terra, non in un prossimo futuro, almeno. Fallo Dottore, dagli la possibilità che io gli ho tolto.
Il signore del tempo annuì, questo sarebbe stato il suo regalo d'addio al Capitano Jack Harkness, una piccola cosa in confronto a quanto il loro incontro aveva scosso e cambiato la vita dell'uomo proveniente dal 51° secolo e destinato a continuare a vivere per migliaia di anni.
Fece per voltarsi e raggiungere il TARDIS quando una mano si posò di nuovo sul suo braccio.
- Va tutto bene? - gli chiese Jack, nuovamente capace di guardare oltre il proprio cordoglio.
- Quasi, - replicò l'altro, l'ombra di un sorriso triste sul volto, il pensiero rivolto al poco tempo che gli restava.
Jack avvertiva il tormento dietro quegli occhi che ricordava perennemente illuminati dall'eccitazione e impulsivamente lo abbracciò. Un tempo viaggiare con il Dottore era stato il suo sogno, non sarebbe stata una brutta vita.
- Posso fare qualcosa? Vuoi che venga con te?
- Viaggio da solo adesso, - rispose il Dottore, facendo un passo indietro e districandosi dall'abbraccio.
- Ma ci rivedremo, vero? - insisté pervaso da un oscuro presagio.
- Oh, mi vedrai più di quanto immagini, Jack, - esclamò. Che lui avesse già vissuto tutti i loro incontri futuri preferiva tenerlo per sé.
- Meglio che vada, ho qualcuno da salvare e un appuntamento che non posso mancare, - aggiunse accennando un saluto militare a cui Jack rispose scattando sugli attenti e mormorando un grazie.
L'inconfondibile suono del TARDIS in partenza riscosse Jack dai suoi pensieri. Dopo aver valutato le possibilità decise di tornare al bar. Aveva qualcosa di importante da festeggiare e forse, se fosse stato ancora lì, Alonso avrebbe potuto tenergli compagnia.
In quel momento un giovane ufficiale sedette sullo sgabello accanto al suo, posando sul bancone il berretto.
- No! - gridò Jack con rabbia, alzandosi di scatto e correndo tra gli avventori del bar fino a raggiungere il Dottore fuori dal locale e interrompere la sua fuga, prendendolo per un braccio e facendolo voltare.
- Ciao Jack, - un tono piatto che contrastava con l'abituale entusiasmo dell'ultimo signore del tempo.
- Non voglio consolazione, - dichiarò Jack duramente, notando solo in quel momento l'aria dimessa del vecchio amico.
- Non c'è altro che io possa fare, - rispose mestamente il Dottore innescando la sua rabbia.
- Non eri sulla Terra quando è successo! Puoi tornare indietro e salvare Ianto e Steven, - la voce gli si spezzò inesorabilmente nel pronunciare il nome del suo amante e di suo nipote, morti entrambi per colpa sua.
Il Dottore sospirò lentamente, cercando le parole giuste.
- Ci sono momenti che sono punti fermi nel tempo, non importa quanto vorremmo cambiarli, interferire peggiora soltanto le cose.
Il dolore del Capitano era troppo per sentire ragione.
- Era solo un bambino, era mio nipote! - protestò vivamente.
- Lo so Jack, ma non posso restituirtelo, - disse dolcemente, combattendo l'impulso di abbracciare l'amico.
Un pensiero improvvisamente si infiltrò nella sua mente.
- Se tu fossi andato da solo alla Thames House non sarebbe cambiato l'esito finale ma...
- Ianto sarebbe ancora vivo! - concluse per lui, un lampo di speranza negli occhi.
- E' quello che vuoi Jack? Potresti vivere sapendo di aver potuto salvare solo uno dei due?
Lo sguardo del capitano si annebbiò mentre in un battito di ciglia riviveva la morte di Ianto.
- Non volevo credere che stesse accadendo davvero, non gli ho detto che era la cosa migliore che mi fosse accaduta in più di cent'anni, non gli ho nemmeno detto che lo amavo, - disse con le lacrime agli occhi.
Il Dottore rimase silenzioso a lungo prima di constatare.
- Jack, ti si spezzerà il cuore quando lo vedrai morire di nuovo.
Il capitano si passò una mano sul volto, cancellando la traccia lasciata dalle lacrime, una nuova determinazione negli occhi.
- No. Lui ha diritto ad una vita lunga e felice, e può averla solo senza di me. Non tornerò sulla Terra, non in un prossimo futuro, almeno. Fallo Dottore, dagli la possibilità che io gli ho tolto.
Il signore del tempo annuì, questo sarebbe stato il suo regalo d'addio al Capitano Jack Harkness, una piccola cosa in confronto a quanto il loro incontro aveva scosso e cambiato la vita dell'uomo proveniente dal 51° secolo e destinato a continuare a vivere per migliaia di anni.
Fece per voltarsi e raggiungere il TARDIS quando una mano si posò di nuovo sul suo braccio.
- Va tutto bene? - gli chiese Jack, nuovamente capace di guardare oltre il proprio cordoglio.
- Quasi, - replicò l'altro, l'ombra di un sorriso triste sul volto, il pensiero rivolto al poco tempo che gli restava.
Jack avvertiva il tormento dietro quegli occhi che ricordava perennemente illuminati dall'eccitazione e impulsivamente lo abbracciò. Un tempo viaggiare con il Dottore era stato il suo sogno, non sarebbe stata una brutta vita.
- Posso fare qualcosa? Vuoi che venga con te?
- Viaggio da solo adesso, - rispose il Dottore, facendo un passo indietro e districandosi dall'abbraccio.
- Ma ci rivedremo, vero? - insisté pervaso da un oscuro presagio.
- Oh, mi vedrai più di quanto immagini, Jack, - esclamò. Che lui avesse già vissuto tutti i loro incontri futuri preferiva tenerlo per sé.
- Meglio che vada, ho qualcuno da salvare e un appuntamento che non posso mancare, - aggiunse accennando un saluto militare a cui Jack rispose scattando sugli attenti e mormorando un grazie.
L'inconfondibile suono del TARDIS in partenza riscosse Jack dai suoi pensieri. Dopo aver valutato le possibilità decise di tornare al bar. Aveva qualcosa di importante da festeggiare e forse, se fosse stato ancora lì, Alonso avrebbe potuto tenergli compagnia.
11 maggio 2010
da Light
(Anonymous) 2010-05-12 04:22 pm (UTC)(link)mi piace kate... mi rimanda all'immagine di Jade che ho nella mente...
emmm... torniamo a noi...
mi sa che ora dovrò iniziare a vedere il Dottore O_o! ... voglio sapere e vedere questo pezzo ^_^ .--- uffi fai sempre così... mi dai lo zuccherino, mi incuriosisci fino alla fine che mi "costringi" (in senso positivo) a documentarmi -- mettiamola così ^_^
Mi piace, scritto bene come al solito, anche se a dire la verità non ciò capito una mazza ahahhahahah (suppongo solo causa stanchezza e mancanza di informazioni sulle ultime serie)
Ma Jack non è sulla terra? (ignorami)
bella questa frase "- Ci sono momenti che sono punti fermi nel tempo, non importa quanto vorremmo cambiarli, interferire peggiora soltanto le cose."
è una citazione?
dimenticavo... Gwen andò sta? ahahhahahahha
Re: da Light
(Anonymous) 2010-05-12 06:28 pm (UTC)(link)per le risposte alle domande... ti tocca vedere il dottorinooooooo!!!!!!!!!! :-ppp
Joy
Re: da Light
Re: da Light
Ahahahah e io per prima fanfic ho riscritto una scena che è alla fine di entrambe le serie, l'ultima apparizione di Jack e del dottore impersonato da David Tennant, difficile capirci qualcosa non conoscendo i fatti che li hanno portati in quel bar (no, non si trova sulla Terra, ma mi hai fatto morire con quel "ignorami"!)
La frase è decisamente una citazione e al tempo stesso un riferimento ad un paio di avvenimenti della serie :)
L'ultima frase non la commento :P
Grazie ad ogni modo per aver letto nonostante il soggetto ti sia praticamente sconosciuto :)
Quando finisci di vedere TW passi a DW? E' tanto simpatico il dottorino... quasi mi pento di non aver messo anche lui nel banner... hihihihi
Re: da Light
(Anonymous) 2010-05-12 08:57 pm (UTC)(link)ho appena finito di vedere credo la penultima puntata della seconda serie di TW
Uno pterodattilo: la scintilla del loro incontro ahahahhahahahah che romantico ^____^
Figurati è sempre un piacere leggere qualcosa di tuo perchè mi intriga il modo in cui scrivi e sono sempre ansiosa di farmi convolgere dalle tue emozioni... ahimè, purtroppo, cosa che non riesce a fare la sottoscritta...
Tiva power forever ahahahhaha ---
Ma torniamo serie... una domanda di vitale importanza...
com'è l'abbreviazione per la coppia Jake&Ianto e Jake&Gwen?
^___^
Re: da Light
Siiiiiiii, colpo di fulmine grazie a Myfawny, la pterodattila da guardia :) Adoro il primo incontro tra Jack e Ianto ♥♥♥
Lo sai che non è colpa tua se non riesco più ad appassionarmi alle tue storie. E' NCIS che non accende più nessuna scintilla in me... Spero sempre che tu ti appassioni come noi a qualcosa di nuovo e cominci a scrivere di quello... anche se non andiamo mai d'accordo sulle coppie ahahhah
Odio le abbreviazioni! Ed è Jack non Jake :P
Comunque Jack/Ianto talvolta si trova come Janto, l'altro non so.
Ciao! ^___^