Domaris68 (
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speakingofdreams2010-08-14 11:36 pm
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Torchwood / Il club delle Flanelle: Reclutamento
Volevo scoprire se ero ancora capace di scrivere qualcosa di almeno vagamente divertente e improvvisamente mi è venuta un'idea che mi ha permesso di togliere dalla "naftalina" il Club delle Flanelle, dopo ben due anni e mezzo di inattività.

Da un'idea di Joy...
Titolo: Reclutamento
Autore: Robin
Serie: Il Club delle Flanelle
Crossover: Torchwood, Stargate sg1, Quantum Leap, Chicago Hope
Genere: commedia, parodia
Rating: per tutti
Spoilers: TW: post CoE (ma decisamente AU)
Personaggi: Jack Harkness (TW), Gwen Cooper (TW), Ianto Jones (TW), Jack O'Neill (SG1), Sam Beckett (QL), Jack McNeil (CH)
N. parole: 1.176
14 agosto 2010
- Dimmi di nuovo perché siamo venuti fin qui? - chiese la donna mentre scendeva faticosamente dal SUV. L'uomo si aggiustò amorevolmente il lungo cappotto e si avviò verso la porta della villetta prima di rispondere, per l'ennesima volta.
- Abbiamo bisogno di assumere nuovo personale prima che quel pazzo a capo di tutto si ricordi di noi e scelga chi mandarci.
- Io sono stata scelta personalmente da lui! - replicò seccata lanciandogli un'occhiataccia prima di accarezzarsi il pancione.
- Per l'appunto, - commentò sottovoce qualcuno attraverso l'apparecchio collegato all'orecchio dell'uomo, facendolo sorridere.
- Come vanno le cose a casa, Ianto? - chiese con voce gaia il capitano Harkness immaginando il suo giovane amante che roteava gli occhi esasperato mentre dirigeva i lavori di ricostruzione della base.
- Andrebbero meglio se non dovessi cancellare la memoria agli operai ogni sera. Ci vuole sempre più tempo per spiegar loro cosa devono fare il giorno dopo, - replicò asciutto il giovane.
- Se va come spero presto avrai un piccolo esercito di soldatini ai tuoi ordini, - rispose ridendo mentre suonava il campanello.
Dopo quella che parve a tutti una lunga attesa un uomo con indosso un grembiule rosa a fiori aprì la porta.
- Sì? Cercate qualcuno? - chiese affabilmente mentre un altro uomo si parò davanti a lui, puntando un'arma contro i nuovi venuti.
- Woa, calma! Il Generale O'Neill, presumo? - chiese Harkness con uno di quei suoi sorrisi che solitamente catturavano uomini, donne ed alieni in ugual misura.
Non appena il generale si fu accertato che non c'era pericolo i due vennero ammessi in casa e condotti in soggiorno dove si accomodarono mentre l'uomo con il grembiule andava a preparare qualcosa da offrire agli ospiti e O'Neill richiamava a gran voce il terzo coinquilino, che arrivò con un bicchiere di scotch tra le dita.
McNeil si affrettò a nascondere il bicchiere dietro ad una pianta prima di sedersi, rialzarsi, avvicinarsi alla donna e osservarla per interminabili secondi prima di sedersi di nuovo.
- Non avevo mai visto qualcuno così attraente andare in giro con dei denti in quello stato, - si giustificò prima di rialzarsi e recuperare il bicchiere. Da come lo guardavano tutti pareva che un po' di coraggio alcolico potesse rendersi utile.
La situazione sembrava stagnare quando Sam Beckett tornò con un vassoio colmo di biscotti fatti in casa e una caraffa di caffè bollente. Si offrì di fare del tè o qualsiasi altra cosa per Gwen ma gli fu assicurato che non ce n'era bisogno per cui si tolse il grembiule e sedette a sua volta.
- Allora, a cosa dobbiamo l'onore di una visita dal Direttore di Torchwood in persona? - chiese O'Neill che ci teneva a far capire agli ospiti che sapeva bene chi fossero.
- Apparentemente Jack ha deciso che io e Ianto non gli bastiamo più, - dichiarò Gwen, contrariata.
Il capitano Harkness si era appena messo un biscotto in bocca ma questo non gli impedì di prendere la parola, guardando a turno i padroni di casa.
- Al momento siamo a corto di personale. Ci serve un dottore, uno a cui non importi un orario di lavoro irregolare e che sia disposto a dissezionare cadaveri, spesso di origine aliena, oltre a ricucire al meglio il resto della squadra. E prima di obiettare dottor McNeil, le ricordo che il suo piccolo problema con l'alcool e le scommesse le impedisce di continuare ad esercitare la professione qui negli Stati Uniti. Abbiamo anche bisogno di qualcuno, preferibilmente un genio, che ricrei il network della base, compresi tutti i protocolli di sicurezza e so da fonti certe che Samantha Carter vorrebbe restare sulla Terra in pianta stabile. E, Generale, sappiamo tutti quanto si stia annoiando da quando è stato messo al comando dell'Homeland Security e le assicuro che un po' della sua esperienza ci farebbe comodo. Infine, Ianto mi sta dando il tormento da quel “piccolo” incidente con i 456 affermando che non può continuare ad occuparsi di tutto da solo...
- Essere scampato alla morte soltanto grazie all'ostinazione dei fans che non accettano il finale di Children of Earth, lo chiami “piccolo incidente”? - interloquì la voce nell'orecchio del capitano.
- Ianto, Ianto, Ianto, per quanto io ami ascoltare la tua voce e le tue vocali questo non è il momento per distrarmi, - rispose Harkness cercando di depistare il giovane che aveva ascoltato tutto dal suo ricevitore.
- Ed è per questo che avrei fatto meglio a venire io, la diplomazia non è esattamente il suo forte, signore, - rispose prontamente prima di gridare qualcosa agli operai che stavano ricostruendo la sala conferenze.
Jack bevve un sorso di caffè, buono anche se non eccelso come quello del suo gallese, e tornò a rivolgersi alla gente nella stanza.
- Stavo dicendo che ci farebbe comodo qualcuno come lei, Sam. Ha dimostrato ottime doti amministrative e organizzative vivendo con questi due e potrà esserci utile la sua conoscenza e quella del suo amico Al, sempre che siate ancora in contatto, - concluse, aspettando fiduciosamente una risposta.
- Perché noi? - chiese O'Neill, sospettoso per natura.
- Jack, fai parlare me! - gli intimò Ianto nell'orecchio.
Il capitano azionò un tasto sul manipolatore vortex che, come sempre, aveva al polso e improvvisamente la voce profonda di Ianto Jones riecheggiò per la stanza.
- Chi altri? Siete tutti stati messi da parte, per un motivo o per l'altro. Con noi avrete la possibilità di tornare a fare la differenza, cacciare alieni, maltrattare pazienti, sfruttare nuove tecnologie e salvare il mondo un paio di volte a settimana. Se non farete troppi danni verrete persino pagati per questo. Ma se preferite restarvene a casa a colorare soldatini, cucinare biscotti e giocare con la play station immagino che potremo chiedere ai prossimi della lista, - concluse.
I padroni di casa decisero di ritirarsi in cucina per confabulare tra loro.
Gwen, rimasta in silenzio fino a quel momento sembrò animarsi.
- Vorrei sapere chi ha selezionato i nomi, io sarei andata prima da Logan Cale, Max Guevera e Wolverine, - disse distrattamente.
- Ora che ci penso, Ianto perché hai scelto loro? - volle sapere il capitano.
Sentirono distintamente sospirare prima che il giovane rispondesse irritato.
- Non vengo pagato abbastanza per guardare vuoi due flirtare oltraggiosamente con il resto del mondo.
Entrambi tentarono di negare, pur sapendo di essere stati colti in fallo e tirarono un sospiro di sollievo quando O'Neill, McNeil e Beckett rientrarono nella stanza.
- Accettiamo l'offerta, anche a nome del Colonnello Carter, - dichiarò O'Neill.
- Ma abbiamo alcune richieste, - aggiunse McNeil.
- E condizioni, - concluse Beckett.
Harkness si alzò sorridente.
- Ianto si occuperà di tutto, vi aspettiamo per l'inaugurazione della nuova base. Vieni Gwen, torniamo a casa, - disse soddisfatto di sé mentre si avviava verso la porta.
RTD non avrebbe potuto trovare nulla da obiettare, oltre a scegliere gente perfettamente capace avevano mantenuto la tradizione di non saper andare oltre ai nomi più comuni con tre Jack e due Sam tra cui confondersi.
- Abbiamo bisogno di assumere nuovo personale prima che quel pazzo a capo di tutto si ricordi di noi e scelga chi mandarci.
- Io sono stata scelta personalmente da lui! - replicò seccata lanciandogli un'occhiataccia prima di accarezzarsi il pancione.
- Per l'appunto, - commentò sottovoce qualcuno attraverso l'apparecchio collegato all'orecchio dell'uomo, facendolo sorridere.
- Come vanno le cose a casa, Ianto? - chiese con voce gaia il capitano Harkness immaginando il suo giovane amante che roteava gli occhi esasperato mentre dirigeva i lavori di ricostruzione della base.
- Andrebbero meglio se non dovessi cancellare la memoria agli operai ogni sera. Ci vuole sempre più tempo per spiegar loro cosa devono fare il giorno dopo, - replicò asciutto il giovane.
- Se va come spero presto avrai un piccolo esercito di soldatini ai tuoi ordini, - rispose ridendo mentre suonava il campanello.
Dopo quella che parve a tutti una lunga attesa un uomo con indosso un grembiule rosa a fiori aprì la porta.
- Sì? Cercate qualcuno? - chiese affabilmente mentre un altro uomo si parò davanti a lui, puntando un'arma contro i nuovi venuti.
- Woa, calma! Il Generale O'Neill, presumo? - chiese Harkness con uno di quei suoi sorrisi che solitamente catturavano uomini, donne ed alieni in ugual misura.
Non appena il generale si fu accertato che non c'era pericolo i due vennero ammessi in casa e condotti in soggiorno dove si accomodarono mentre l'uomo con il grembiule andava a preparare qualcosa da offrire agli ospiti e O'Neill richiamava a gran voce il terzo coinquilino, che arrivò con un bicchiere di scotch tra le dita.
McNeil si affrettò a nascondere il bicchiere dietro ad una pianta prima di sedersi, rialzarsi, avvicinarsi alla donna e osservarla per interminabili secondi prima di sedersi di nuovo.
- Non avevo mai visto qualcuno così attraente andare in giro con dei denti in quello stato, - si giustificò prima di rialzarsi e recuperare il bicchiere. Da come lo guardavano tutti pareva che un po' di coraggio alcolico potesse rendersi utile.
La situazione sembrava stagnare quando Sam Beckett tornò con un vassoio colmo di biscotti fatti in casa e una caraffa di caffè bollente. Si offrì di fare del tè o qualsiasi altra cosa per Gwen ma gli fu assicurato che non ce n'era bisogno per cui si tolse il grembiule e sedette a sua volta.
- Allora, a cosa dobbiamo l'onore di una visita dal Direttore di Torchwood in persona? - chiese O'Neill che ci teneva a far capire agli ospiti che sapeva bene chi fossero.
- Apparentemente Jack ha deciso che io e Ianto non gli bastiamo più, - dichiarò Gwen, contrariata.
Il capitano Harkness si era appena messo un biscotto in bocca ma questo non gli impedì di prendere la parola, guardando a turno i padroni di casa.
- Al momento siamo a corto di personale. Ci serve un dottore, uno a cui non importi un orario di lavoro irregolare e che sia disposto a dissezionare cadaveri, spesso di origine aliena, oltre a ricucire al meglio il resto della squadra. E prima di obiettare dottor McNeil, le ricordo che il suo piccolo problema con l'alcool e le scommesse le impedisce di continuare ad esercitare la professione qui negli Stati Uniti. Abbiamo anche bisogno di qualcuno, preferibilmente un genio, che ricrei il network della base, compresi tutti i protocolli di sicurezza e so da fonti certe che Samantha Carter vorrebbe restare sulla Terra in pianta stabile. E, Generale, sappiamo tutti quanto si stia annoiando da quando è stato messo al comando dell'Homeland Security e le assicuro che un po' della sua esperienza ci farebbe comodo. Infine, Ianto mi sta dando il tormento da quel “piccolo” incidente con i 456 affermando che non può continuare ad occuparsi di tutto da solo...
- Essere scampato alla morte soltanto grazie all'ostinazione dei fans che non accettano il finale di Children of Earth, lo chiami “piccolo incidente”? - interloquì la voce nell'orecchio del capitano.
- Ianto, Ianto, Ianto, per quanto io ami ascoltare la tua voce e le tue vocali questo non è il momento per distrarmi, - rispose Harkness cercando di depistare il giovane che aveva ascoltato tutto dal suo ricevitore.
- Ed è per questo che avrei fatto meglio a venire io, la diplomazia non è esattamente il suo forte, signore, - rispose prontamente prima di gridare qualcosa agli operai che stavano ricostruendo la sala conferenze.
Jack bevve un sorso di caffè, buono anche se non eccelso come quello del suo gallese, e tornò a rivolgersi alla gente nella stanza.
- Stavo dicendo che ci farebbe comodo qualcuno come lei, Sam. Ha dimostrato ottime doti amministrative e organizzative vivendo con questi due e potrà esserci utile la sua conoscenza e quella del suo amico Al, sempre che siate ancora in contatto, - concluse, aspettando fiduciosamente una risposta.
- Perché noi? - chiese O'Neill, sospettoso per natura.
- Jack, fai parlare me! - gli intimò Ianto nell'orecchio.
Il capitano azionò un tasto sul manipolatore vortex che, come sempre, aveva al polso e improvvisamente la voce profonda di Ianto Jones riecheggiò per la stanza.
- Chi altri? Siete tutti stati messi da parte, per un motivo o per l'altro. Con noi avrete la possibilità di tornare a fare la differenza, cacciare alieni, maltrattare pazienti, sfruttare nuove tecnologie e salvare il mondo un paio di volte a settimana. Se non farete troppi danni verrete persino pagati per questo. Ma se preferite restarvene a casa a colorare soldatini, cucinare biscotti e giocare con la play station immagino che potremo chiedere ai prossimi della lista, - concluse.
I padroni di casa decisero di ritirarsi in cucina per confabulare tra loro.
Gwen, rimasta in silenzio fino a quel momento sembrò animarsi.
- Vorrei sapere chi ha selezionato i nomi, io sarei andata prima da Logan Cale, Max Guevera e Wolverine, - disse distrattamente.
- Ora che ci penso, Ianto perché hai scelto loro? - volle sapere il capitano.
Sentirono distintamente sospirare prima che il giovane rispondesse irritato.
- Non vengo pagato abbastanza per guardare vuoi due flirtare oltraggiosamente con il resto del mondo.
Entrambi tentarono di negare, pur sapendo di essere stati colti in fallo e tirarono un sospiro di sollievo quando O'Neill, McNeil e Beckett rientrarono nella stanza.
- Accettiamo l'offerta, anche a nome del Colonnello Carter, - dichiarò O'Neill.
- Ma abbiamo alcune richieste, - aggiunse McNeil.
- E condizioni, - concluse Beckett.
Harkness si alzò sorridente.
- Ianto si occuperà di tutto, vi aspettiamo per l'inaugurazione della nuova base. Vieni Gwen, torniamo a casa, - disse soddisfatto di sé mentre si avviava verso la porta.
RTD non avrebbe potuto trovare nulla da obiettare, oltre a scegliere gente perfettamente capace avevano mantenuto la tradizione di non saper andare oltre ai nomi più comuni con tre Jack e due Sam tra cui confondersi.
da Joy
(Anonymous) 2010-08-14 09:39 pm (UTC)(link)ed io continuo a rotolarmi dal ridereeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!
è troppoooooooooooooo forteeeeeeeee!!!!!!!!!!!!
mitooooooooooooo sei un mitooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!
Re: da Joy
Ma sono davvero molto contenta di essere riuscita, per una volta, ad essere io quella che fa una piccola cosa per te, invece del contrario.
Un abbraccione,
R.
da light
(Anonymous) 2010-08-15 06:50 pm (UTC)(link)sono letteralmente scoppiata a ridere con la battuta dei denti
e dei mille pezzetti troppo forte ahahhaha non smetto di ridere che stupida!
bellissima,a ncora dai è troppo forte
Re: da light
Però mi devi spiegare il punto del "mille pezzetti" perchè io ho anche riletto la storia pensando di essermi dimenticata qualcosa ma continuo a non capire a che ti riferisci ahahhaha
PS: e io concordo con Ianto, meglio evitare troppe distrazioni :-P
Re: da light
(Anonymous) 2010-08-17 04:49 pm (UTC)(link)sono io che mi sono fatta i film mentali... tutto provocato da 456 e a seguire ahahhahahahah
che idiota ahhahhaha pensavo che ti riferissi quando jack è stato distrutto in mille pezzettini ahhahahahha
no comment O_o!
Re: da light
Resto perplessa ahahahahahhaha
R.