NCIS: Attori e spettatori
Aug. 20th, 2010 10:35 pm![[identity profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/openid.png)
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Un altro vecchio progetto che sono riuscita a completare dopo mesi. Spero che i Tiva fans non me ne vorranno troppo se la mia visione di quella scena non corrisponde alla loro.

Titolo: Attori e spettatori
Genere: malinconico
Rating: per tutti
Spoilers: 7x02 - Reunion
Personaggi: Ziva David, Tony DiNozzo
N. parole: 369
Dedicato come sempre alla mia fantastica beta Joy
Atto I
Immobile. In agguato. Aspettando che l'obiettivo fosse solo. Questo era facile, l'addestramento ricevuto al Mossad le aveva insegnato ogni tecnica di appostamento e ad agire con fredda determinazione. Quello che sarebbe avvenuto dopo era un'incognita e non era in grado di prevedere il risultato finale.
Parlare con gli altri era stato relativamente semplice, pronti com'erano a giustificarla e perdonarla senza spiegazioni. Gibbs sembrava avere delle riserve ma non era particolarmente preoccupata di questo. Era l'uomo dietro a quella porta che poteva cambiare le cose. L'uomo di cui non si era fidata ma che l'aveva salvata ugualmente, anche da se stessa ed ora doveva scoprire se avrebbe potuto ottenere il suo perdono, quello che contava maggiormente.
La porta si aprì, lasciando uscire un agente che non conosceva. Lei scivolò dentro, silenziosamente. Era giunto il momento. E nemmeno i mesi di prigionia erano stati difficili come trovare le parole per chiedere perdono a Tony.
Parlare con gli altri era stato relativamente semplice, pronti com'erano a giustificarla e perdonarla senza spiegazioni. Gibbs sembrava avere delle riserve ma non era particolarmente preoccupata di questo. Era l'uomo dietro a quella porta che poteva cambiare le cose. L'uomo di cui non si era fidata ma che l'aveva salvata ugualmente, anche da se stessa ed ora doveva scoprire se avrebbe potuto ottenere il suo perdono, quello che contava maggiormente.
La porta si aprì, lasciando uscire un agente che non conosceva. Lei scivolò dentro, silenziosamente. Era giunto il momento. E nemmeno i mesi di prigionia erano stati difficili come trovare le parole per chiedere perdono a Tony.
Atto II
La osservava attraverso lo spazio tra le scrivanie, serena e tranquilla come se nulla fosse. Negli occhi ancora impressa l'immagine del suo volto tumefatto, l'espressione rassegnata. Nelle orecchie le parole del giorno prima, scuse difficili da pronunciare quanto da accettare.
Quattro anni come partner sul campo per sentirsi dire: “Non potevo fidarmi di te”.
Era stato un duro colpo, uno che non aveva saputo mascherare come gli altri.
Impietrito l'aveva guardata ridurre le distanze, aveva sentito una mano posarsi sul suo collo, il pollice che lo accarezzava e infine aveva avvertito le labbra posarsi per un attimo sulla sua guancia. Un gesto delicato che qualche mese prima lo avrebbe fatto esultare, adesso lo aveva lasciato freddo e indifferente, come uno spettatore estraneo alla scena.
Lui non aveva nulla da rimproverarsi, aveva fatto del suo meglio ed era orgoglioso dei risultati che la squadra aveva conseguito. Era grato al direttore per averle dato una seconda occasione e che fosse stata accolta da tutti a braccia aperte. Ma si era bruciato troppe volte ed ora, forse, aveva imparato la lezione. Adesso era lui a non fidarsi più. Erano colleghi, e con il tempo avrebbe superato la diffidenza abbastanza per tornare amici, qualsiasi altra possibilità si era sgretolata difronte all'unica giustificazione che non poteva ammettere.
Quattro anni come partner sul campo per sentirsi dire: “Non potevo fidarmi di te”.
Era stato un duro colpo, uno che non aveva saputo mascherare come gli altri.
Impietrito l'aveva guardata ridurre le distanze, aveva sentito una mano posarsi sul suo collo, il pollice che lo accarezzava e infine aveva avvertito le labbra posarsi per un attimo sulla sua guancia. Un gesto delicato che qualche mese prima lo avrebbe fatto esultare, adesso lo aveva lasciato freddo e indifferente, come uno spettatore estraneo alla scena.
Lui non aveva nulla da rimproverarsi, aveva fatto del suo meglio ed era orgoglioso dei risultati che la squadra aveva conseguito. Era grato al direttore per averle dato una seconda occasione e che fosse stata accolta da tutti a braccia aperte. Ma si era bruciato troppe volte ed ora, forse, aveva imparato la lezione. Adesso era lui a non fidarsi più. Erano colleghi, e con il tempo avrebbe superato la diffidenza abbastanza per tornare amici, qualsiasi altra possibilità si era sgretolata difronte all'unica giustificazione che non poteva ammettere.
Fine
da Joy
Date: 2010-08-20 08:39 pm (UTC)non so per gli altri, ma la mia visione di quel momento coincide con la tua :-p
p.s.: e come sempre ringrazio per la dedica :-D
Re: da Joy
Date: 2010-08-20 08:51 pm (UTC)E la dedica è dovuta, senza di te sono una scribacchina totalmente persa...
R.
da Light
Date: 2010-08-23 06:39 pm (UTC)Beh che dire... io non la vedo così ahahahhahahah, Joy sei senza speranza ti sei fatta deviare da Pec
emmm emmm torniamo a noi...
Bellissima, non c'è che dire. Il tuo dono della sintesi, precisa, avvolgente insomma in un'unica parola magnafica!
Ahimè mi hai lasciato con l'amaro in bocca però hai dato vita ad un altro bel lavoro.
Anche se non condividi la coppia Tiva, ogni volta che scrivi qualcosa su di loro positivo o negativo che sia il risultato è sempre lo stesso: fantastico.
... però non è vero che è andata così, forse ti sei confusa con un altro telefilm O_o! ahahahhahah, brava Pec me ne fai un'altra?????
Re: da Light
Date: 2010-08-24 03:16 pm (UTC)Detto questo faccio qualche passo indietro per portarmi a distanza di sicurezza ahahahahha
Per la verità me lo sono chiesta più di una volta se vediamo tf diversi :P
Poi mi sono resa conto che gli autori di NCIS lo hanno fatto apposta (e non glielo perdono)
E per la cronaca questa l'ho portata a termine perché era ad un passo dalla conclusione ma non intendo lavorare su NCIS per un bel pezzo, sorry!
R.